Lo smart working nella Pubblica Amministrazione
Lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
La legge n. 81/2017 disciplina il lavoro agile inserendolo in una cornice normativa e fornendo le basi legali per la sua applicazione anche nel settore pubblico. Con la Direttiva n. 3 del 2017 in materia di lavoro viene avviata ufficialmente la sperimentazione del “lavoro agile” anche nelle Pubbliche Amministrazioni.
Nel 2020, a seguito del diffondersi della pandemia da Covid-19 sono stati emanati una serie di provvedimenti per semplificare l’accesso allo Smart Working e diffonderne al massimo l’utilizzo nella PA.
Il 1° gennaio 2024 è ufficialmente terminato lo smart working “emergenziale” per i lavoratori della pubblica amministrazione.
Nel frattempo, la normativa ha previsto che, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le amministrazioni pubbliche redigano, sentite le organizzazioni sindacali, il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), quale sezione del Piano della performance.
Il POLA individua le modalità attuative del lavoro agile prevedendo, per le attività che possono essere svolte in modalità agile, che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersene, garantendo che gli stessi non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera.
Il POLA definisce, altresì, le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, della digitalizzazione dei processi, nonché della qualità dei servizi erogati, anche coinvolgendo i cittadini, sia individualmente, sia nelle loro forme associative.
Successivamente, il POLA è stato integrato nel PIAO, “Piano Integrato di Attività e Organizzazione”, che accorpa in un unico documento, i piani della performance, del lavoro agile, della parità di genere, dell’anticorruzione e ha durata triennale con aggiornamento annuale, con obbligo di pubblicazione entro il 31 dicembre di ciascun anno.
Una ricerca dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano ha rilevato come nel 2023 lo smart working in Italia sia aumentato grandi imprese e nelle PMI, ma diminuito nella PA, dove ne hanno usufruito solo 515.000 addetti, il 16% del totale.